Come avere un audio spaziale in una postazione da gaming

Audio spaziale nel gaming: un'esperienza di gioco unica

01/09/2025

Chi gioca spesso, la trova una sensazione quasi familiare: avvertire un rumore alle spalle, girarsi d’improvviso e accorgersi che si tratta - davvero - di un nemico. Qualcuno o qualcosa che non si era ancora visto, ma già sentito. Quello è il momento in cui si comprende davvero quanto conti l’audio in un videogioco.

 

L’evoluzione del gaming ha intaccato diversi ambiti e non poteva trascurare questo aspetto. Ecco perché l’audio spaziale è ciò che ha davvero stravolto il modo in cui viene percepito l’ambiente di gioco. Oggi, più naturale, accurato e immersivo. Ma di cosa si tratta? Cosa lo differenzia dall’audio surround? E qual è il modo migliore per sfruttarlo?

Audio spaziale: cos'è

L’audio spaziale non è soltanto un audio migliore, ma un audio che si propaga tutto intorno a chi gioca. Per capirne la portata, basta pensare a come viene percepito il suono nella vita reale, consapevoli che ogni suono ha una direzione, una distanza e un movimento. 

 

In poche parole, è facilmente intuibile da dove proviene un suono. L’audio spaziale vuole ricreare questa identica sensazione all’interno del gioco, permettendo al gamer di capire se un rumore proviene dalle sue spalle, da sopra o - semplicemente – da qualcosa che si sta avvicinando.

 

La differenza con l’audio stereo sta nell’ambiente tridimensionale. Il giocatore non sente soltanto cosa accade, ma capisce anche dove. Il suono diventa più naturale perchè non viene più distribuito su canali fissi come nel caso dell’audio surround.

 

Le tecnologie più diffuse? Dolby Atmos, DTS:X e Tempest 3D AudioTech. Ciascuna funziona in modo diverso, ma ad accomunarle è l’obiettivo: rendere il suono un elemento attivo del gameplay, capace di migliorare l’immersione e la consapevolezza durante la partita.

Come l’audio spaziale cambia il gaming

In un gioco horror, sentire un sussurro provenire dall’alto può far salire l’adrenalina più di qualsiasi immagine. In un battle royale, percepire il rumore di passi a sinistra anziché dietro può fare la differenza tra sopravvivere o tornare alla lobby. L’audio spaziale migliora il realismo, ma soprattutto la consapevolezza situazionale.

 

È un doppio vantaggio: narrativo e competitivo. I giochi multiplayer ne traggono un beneficio enorme: nei titoli FPS, per esempio, l’individuazione precisa della provenienza dei suoni consente reazioni più rapide e scelte strategiche più efficaci. È un’evoluzione che sta già cambiando il modo di giocare, tanto che sempre più titoli offrono impostazioni audio avanzate per sfruttarla al meglio.

Dispositivi compatibili e impostazioni consigliate 

Per godere appieno dell’audio spaziale, servono dispositivi compatibili. Le cuffie gaming di ultima generazione - sia con cavo che wireless - offrono ormai il supporto nativo a tecnologie come Dolby Atmos o 3D Audio. Con le cuffie che si ottiene la percezione più precisa nei giochi competitivi, ma anche molti speaker, soundbar, o sistemi home theatre integrano funzionalità simili. Un esempio è LG UltraGear GP9 speaker gaming, lo speaker con audio 3D, microfono integrato e DTS Headphone:X, che ricrea un audio surround avvolgente che potresti sperimentare solo indossando delle cuffie. Infatti, grazie alla tecnologia 3D Gaming Sound - che sfrutta l’algoritmo HRTF (Head Related Transfer Functions) - la posizione, la direzione e tutti i dettagli dei suoni sono ancora più realistici. 

 

Per una duplice esperienza sonora, puoi comunque collegare le tue cuffie o i tuoi auricolari allo speaker con DTS Headphone:X®, per goderti un suono surround virtuale 7.1 anche con le cuffie. Su console e PC, attivare questa tecnologia è spesso questione di pochi click. 

 

• Su Xbox, per esempio, basta scaricare l’app Dolby Access e selezionare l’output corretto.  

• Su PS5, il 3D Audio è attivo di default con headset compatibili.  

• Su PC, molti giochi supportano già soluzioni come Windows Sonic o DTS Headphone:X, spesso selezionabili direttamente dalle impostazioni audio di sistema. 

 

Avere un hardware performante non è l’unica cosa che conta: servono anche giochi ottimizzati. Sempre più titoli AAA, come Call of Duty, Resident Evil Village o Hellblade: Senua’s Sacrifice, sono stati progettati per sfruttare al meglio queste tecnologie.

Il ruolo dei monitor

Sebbene le cuffie restino centrali, i monitor e le TV di nuova generazione stanno diventando parte integrante dell’esperienza immersiva. Non solo per la qualità dell’immagine, ma anche per il supporto all’audio spaziale e alla connettività intelligente. È il caso dei nuovi monitor LG UltraGear™ 34GX90SA e 32G810SA, che introducono per la prima volta  webOS nel mondo del gaming su monitor.

webOS 24, già noto sui TV LG, permette ai gamer di accedere direttamente a piattaforme come Xbox Cloud Gaming senza console, trasformando il monitor in un centro di intrattenimento completo. Grazie alla connessione Wi-Fi e Bluetooth, è possibile collegare headset wireless o soundbar di ultima generazione e sfruttare al massimo la resa sonora. Anche senza passare dal PC

Gaming e realismo con i nuovi LG UltraGear

Il modello LG OLED curvo da 34 pollici (34GX90SA) è progettato per offrire il massimo della reattività e del coinvolgimento visivo. Con una frequenza di aggiornamento di 240 Hz e un tempo di risposta di 0.03 ms, ogni movimento risulta fluido, preciso, e sincronizzato con ciò che si sente. Il display OLED con tecnologia MLA+ raggiunge i 1300 nit di luminosità e offre neri profondi, ideali per non perdere nemmeno il più piccolo dettaglio nell’ombra.

 

Per chi preferisce una risoluzione 4K più tradizionale, l’ UltraGear 32G810SA è perfetto: ampio pannello IPS, refresh rate a 144Hz e compatibilità con console next-gen. Entrambi i monitor offrono supporto ergonomico, cornici sottili e un design minimalista che valorizza qualsiasi postazione da gaming.

 

La vera forza, però, è l’integrazione tra prestazioni video e funzioni smart, che rende questi monitor perfetti per il gioco competitivo e per vivere l’audio spaziale in modo completo, grazie a un ecosistema versatile e aggiornabile nel tempo.

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