Giornata Mondiale dell’Ambiente: cos’è

Il 5 giugno si è celebrata la Giornata Mondiale dell’Ambiente. Proclamata nel 1972 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite in occasione dell'istituzione del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente, viene festeggiata ogni anno a partire dal 1974 con lo slogan Only One Earth. La sua missione? Ricordarci che le sfide ambientali non sono un tema del futuro: sono il presente. Ecco perché questa data si propone come un forte momento simbolico e concreto per fermarsi a riflettere sullo stato di salute del pianeta in cui viviamo.

Ogni azione conta. Ciascuno di noi è chiamato a fare la sua parte. Cittadini, aziende e istituzioni, nessuno escluso. Ma se è vero che le persone possono “lavorare” sulla riduzione della propria impronta carbonica, il ruolo principale spetta alle imprese. Non (o non soltanto) per rispondere alle nuove esigenze dei consumatori, sempre più attenti alla sostenibilità e alle pratiche con cui vengono realizzati prodotti e servizi. Ma anche, e soprattutto, per contribuire in modo autentico alla salvaguardia del nostro ecosistema.

Ogni anno il World Environment Day pone al centro un tema. Dalla riduzione della plastica alla protezione delle foreste, dalla lotta al cambiamento climatico alla salvaguardia delle biodiversità. 

Il trait d’union è l’invito collettivo all’azione. La sostenibilità è un valore da difendere, ma va obbligatoriamente considerata anche una pratica quotidiana. Solo l’impegno condiviso può contribuire a fronteggiare le crisi ambientali sempre più complesse e dagli impatti drammatici. 

Vi sembra un paradosso? Quando si pensa all’ambiente, del resto, parlare di tecnologia può apparire come una contraddizione. Eppure, l’innovazione, se pone come obbiettivi principaliresponsabilità e visione, può offrire soluzioni concrete e a valore aggiunto per un mondo sostenibile.

Qui si staglia con forza il paradigma di economia circolare, ma non solo. Ma come può l’elettronica di consumo fare la sua parte? Per esempio, attraverso la presenza di materiali eco-compatibili, design riciclabili e dispositivi a basso consumo energetico. Non certo un’utopia, ma una realtà che si può perseguire attraverso azioni concrete quotidiane. Proprio da queste best practice, e su questo terreno, LG ha scelto di investire unendo performance, rispetto per l’ambiente, bellezza e impatto tangibile.

Un esempio concreto? I nuovi TV OLED AI della collezione 2025.

Sostenibilità certificata e innovazione concreta. Dietro la qualità d’immagine eccezionale e un design elegante, i TV OLED LG celano un lavoro ingegneristico attento all’ambiente. Un impegno reale che va oltre la mera questione estetica e che è stato certificato da enti autorevoli a livello internazionale.

Di quali si tratta? I modelli della gamma 2025 hanno ricevuto, per il quinto anno consecutivo le certificazioni, Reducing CO₂ e Measured CO₂ rilasciate da Carbon Trust. Il compito di questa associazione è quello di analizzare l’impatto ambientale dei prodotti lungo tutto il ciclo di vita: dalla produzione allo smaltimento.

Ma cosa rende i TV OLED LG così sostenibili? La risposta è semplice: la tecnologia stessa. Grazie ai pixel autoilluminanti, non è necessaria la retroilluminazione. Questo consente di: 

• Ridurre il numero di componenti;

• Abbattere l’uso di materiali; 

• Migliorare l’efficienza energetica.  

È una soluzione win win: assicura vantaggi concreti tanto per chi guarda, quanto per chi produce.

Il lavoro è però a 360° e non si esaurisce qui. I modelli OLED evo da 65 pollici, infatti, sono più leggeri del 20% rispetto ai TV LCD di pari dimensioni e utilizzano circa il 60% di plastica in meno. Un risparmio importante in termini di risorse, ma anche di emissioni: LG stima di ridurre la plastica utilizzata nella produzione di questi TV di circa 16.000 tonnellate entro il 2025. Grazie a tutte le caratteristiche dei TV OLED, LG è il primo marchio a superare i 10 milioni di TV OLED venduti in Europa¹.

¹Omdia OLED TV Accumulated Sales in the European Market (2013~2025.4).